Prepariamoci al voto con CONSAPEVOLEZZA

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Amministrative 2017. Il messaggio del vescovo Francesco Oliva

Dall’uso responsabile del voto iniziamo a costruire una nuova Locride

Ai fedeli
Ai sacerdoti, religiosi e religiose,
ai fratelli tutti che amano le sorti del loro paese

Mi rivolgo con particolare attenzione agli elettori dei comuni che il prossimo 11 giugno saranno chiamati ad eleggere i nuovi sindaci ed a rinnovare i consigli comunali. Nella nostra diocesi si voterà in 10 degli 11 comuni interessati, dato che a San Luca non è stata presentata alcuna lista. Ricordo che le votazioni sono un momento importante della vita democratica da non sottovalutare. Ogni comunità è chiamata ad eleggere coloro che la rappresenteranno e che dovranno attivare i necessari processi di sviluppo del territorio. Non pensate che andare a votare sia inutile o che non ne valga la pena. Senza amministratori saggi rischiamo di restare ai margini ed il nostro territorio, sempre più isolato, sarà preda di faccendieri, di cercatori di affari e arrivisti. La politica è una forma alta di carità, il servizio più nobile che si possa rendere alla comunità civile. Impegnarsi in politica non è per difendere gli interessi personali, dei propri parenti ed amici, ma è spendersi per il territorio ed avere attenzioni alle sue povertà e ai suoi bisogni. Impegnarsi in politica non solo non contraddice la fede cristiana, ma ne è una nobile espressione. Non chiudiamoci nelle nostre chiese. Adoperiamoci con più passione nel servizio della comunità. Abbiamo bisogno di cristiani impegnati in politica non meno che nell’organizzazione delle feste popolari. Andare a votare non è un optional, ma un diritto-dovere di partecipazione alla vita civile e sociale. Ma andare a votare non basta, occorre prendere parte attiva ai programmi politici, informarsi, interessarsi, conoscere i candidati e soprattutto le loro idee politiche ed i loro programmi. Non votare significa lasciare nelle mani di altri le decisioni riguardanti la nostra vita sociale e il futuro della nostra terra, significa vanificare le speranze dei nostri giovani. Guardiamoci dal votare gente corrotta, compromessa o facente parte di associazioni mafiose, mettendo le premesse per lo scioglimento futuro delle amministrazioni a danno di tutto il sistema democratico. Guardiamoci dal sostenere e portare avanti soggetti compromessi, faccendieri, assoldati alla malavita organizzata, appartenenti alla mafia e alle organizzazioni criminali di vario stampo. Da coloro che si presentano alle amministrazioni comunali ci aspettiamo rispetto, integrità morale ed onestà di vita, più attenzione al territorio e per l’ambiente, larghe capacità di vedute e di dialogo, uno sguardo a tutte le povertà e fragilità esistenti, capacità di lettura dei bisogni e di ascolto della gente. Diamo più spazio ai giovani e alle donne, in modo da favorire – perché no – anche il ricambio generazionale. Prepariamoci al voto con la consapevolezza di contribuire, attraverso di esso, alla costruzione del futuro delle nostre comunità. Chiedo più direttamente ai sacerdoti e parroci ove si vota di non estraniarsi, di svolgere il proprio ruolo di formazione delle coscienze, prestando attenzione ai programmi politici, pur tenendo presente che non spetta al proprio ruolo schierarsi apertamente a favore di uno o l’altro schieramento. Dall’uso responsabile del voto iniziamo a costruire una nuova Locride e contribuiamo a migliorare le sorti del nostro paese. Non lasciamo agli altri, quello che possiamo e dobbiamo fare noi.

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