
Il Centro Diocesano di Formazione (CDF) è una struttura di progettazione e programmazione per la formazione teologico-pastorale al servizio della Diocesi di LOCRI-GERACE. Esso si propone di iniziare i laici nello studio della teologia, nell’approfondimento della fede, e degli aspetti della vita pastorale. Il Centro (CDF) si occupa di essere una struttura intermedia tra teologia e gli ambiti dell’operatività pastorale con un occhio particolare alla nuova evangelizzazione, alla creatività pastorale e alla costituzione di ministeri istituiti per il bene della comunità cristiana. Inoltre, cerca di offrire un confronto sereno con la cultura e i bisogni dell’uomo contemporaneo. Siamo convinti che la formazione deve avere un andamento sistematico. Deve sottoporsi alla fatica della comprensione e della consapevolezza della relazione fede-vita, dell’approfondimento, ed essere sottratta all’emergenza del quotidiano, a cui si potrà far fronte in maniera dignitosa e feconda solo con una seria continuità.
PERCHÉ UN CENTRO DIOCESANO PER LA FORMAZIONE?
La risposta la cerchiamo proprio nella sua denominazione.
- CENTRO: questa parola ha valore di unità nella diversità del nostro territorio.
a) Indica la possibilità di far confluire in un unico linguaggio la molteplicità di pensieri, idee, tradizioni che sono presenti in esso e che spesso non permettono uno sviluppo organico della fede.
b) Un linguaggio che unisca il modo di ascoltare e parlare della stessa fede tra presbiteri e laici.
c) la possibilità di coordinare le molteplici attività formative degli uffici pastorali senza che queste si sovrappongano o peggio ancora si creino doppioni.
d) Sostenere le parrocchie nella loro attività formativa attraverso progetti, itinerari, risorse umane, ecc… - DIOCESANO: questa parola ha valore di riscoperta dell’appartenenza.
a) La possibilità di riscoprire insieme l’appartenere ad una chiesa viva e dinamica con programmi e progetti omogenei ma con metodologie diversificate. Una
formazione ed evangelizzazione che tenga conto dell’unità diocesana e della diversità territoriale delle parrocchie.
b) Il carattere diocesano di una comunità cristiana ne indica profondamente la sua unione indissolubile alla Chiesa particolare e questa con la Chiesa universale.
c) Ne indica la correlazione e la corresponsabilità tra comunità parrocchiali tra di loro e queste con la Diocesi.
d) Produce e sostiene iniziative di interparrocchialità (comunità di parrocchie) ed elimina progressivamente quel tarlo di autoreferenzialità così dannoso alla vita ecclesiale.
e) Infine, ma non ultimo, riscoprire l’appartenenza ad una chiesa, che pur nelle sue difficoltà e rallentamenti vuole camminare in unione di intenti. - FORMAZIONE: questa parola è necessaria per il futuro della Chiesa.
a) Di fatto non possiamo mettere la testa sotto la sabbia, non voler vedere la realtà dei fatti. Le statistiche sono sotto i nostri occhi e non si tratta solo del calo delle vocazioni all’ordine presbiterale ma un calo della vocazione alla fede e alla vita ecclesiale.
b) “Ne costituì dodici perché stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni” (Mc 3,14-15). Il valore della formazione sta proprio in questo: stare con lui, fare in modo che noi tutti possiamo continuamente innamorarci di Lui e rinnovare, rimotivare il senso dell’incontro con Lui. Il tutto finalizzato all’annuncio della buona notizia del Regno di Dio, alla testimonianza di una comunità credente e credibile, alla vittoria del bene contro il male.
c) La formazione va pensata e organizzata non più in senso accademico ma esistenziale dove tutti possono sentirsi coinvolti e protagonisti, dove tutti possono interpellare il Vangelo e progredire nella fede.
d) Una formazione che viene anch’essa interpellata dalla storia e dalla cultura del nostro tempo e che sappia sempre guardare al futuro dell’uomo: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. … Perciò la comunità dei cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia”. (GS 1)
e) In ultimo, la formazione si oppone al modo devastante di pensare di poter “navigare a vista”, di lasciare che la storia ci investa senza sapere cosa fare. La formazione è stare nella storia da protagonisti.
LA SCUOLA DI EVANGELIZZAZIONE ON LINE
All’interno del CDF una struttura rilevante e la Scuola di Evangelizzazione on line. Una iniziativa innovativa per la nostra Diocesi essenzialmente per due motivi. In primo luogo, essa si propone un percorso triennale in modalità on line e in presenza. In secondo luogo non vuole essere accademica, secondo uno schema classico, ma ha l’intento di usare linguaggi e contenuti più alla portata di tutti, certo, senza abbandonare una formazione qualificata. Per questo fine si utilizzerà il testo base del Catechismo degli adulti “La verità vi farà liberi”; le dispense dei vari insegnanti e testi di approfondimento. Perché questa scelta?
a. Innanzi tutto perché la nostra Diocesi non ha le risorse umane per poter diversificare la proposta formativa su più luoghi della stessa.
b. La possibilità di non lasciare isolate nel proprio territorio (Vicaria) le persone, in particolare i tanti operatori pastorali, ma di poter raggiungere anche coloro che per la distanza e la difficoltà di movimento vorrebbero partecipare per approfondire la propria fede.
c. La Scuola, così impostata, vuole essere propedeutica ad un approfondimento più accademico che sarà oggetto di scelta personale e possibilità di accedere al ministero ordinato del Diaconato Permanente.
d. La metodologia on line permette anche una partecipazione di quelle persone che nella vita ecclesiale sono sulla “soglia” e magari per vari motivi hanno difficoltà ad una loro presenza concreta nelle comunità parrocchiali.
Il percorso didattico si articola in tre anni ognuno a ciclo chiuso ma interdipendenti tra loro. Ogni anno è costituito da tre moduli di 28 ore ciascuno di cui 24 on-line e 4 in presenza. Il percorso consente la possibilità di un immediato e semplice inserimento da parte dello studente, a ciascun modulo didattico. È possibile frequentare singoli moduli, secondo particolari esigenze. Al completamento dei primi due anni, dopo aver sostenuto un esame, è conferito un Attestato di Operatore per la nuova evangelizzazione. Al completamento del terzo anno, un Attestato di Ministro Istituito per la comunità. Le lezioni, si svolgono da ottobre a giugno, il giovedì in orario serale (20,00 – 22,00) in streaming su piattaforma Meet. Il laboratorio del sabato in presenza. Inoltre durante l’anno sono previsti appuntamenti particolari di approfondimento che verranno comunicati all’inizio dell’anno.