Mons. Francesco Oliva: “La fede è un dono prezioso e fragile”

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Il Vescovo Locri, dalla Sede Vescovile, addì 21/08/2025
Memoria di san Pio X

Carissimi fratelli e sorelle,
con animo addolorato ma nella verità che ci rende liberi, vi comunico una notizia che c’interpella tutti nella fede e nella speranza.
Un sacerdote della nostra diocesi, dopo un tempo di riflessione e di personale travaglio, ha dichiarato di non riconoscersi più nella fede cattolica e ha scelto di non continuare il suo ministero nella Chiesa. Questa sua decisione, che rispettiamo come frutto della sua libertà personale, provoca dolore perché riguarda un fratello che ha servito diverse comunità parrocchiali e perché tocca la vita della nostra Chiesa particolare. Avendo lo stesso sacerdote informato pubblicamente i fedeli di questa sua decisione, in data odierna ho provveduto ad emanare i provvedimenti previsti in caso di abbandono della comunione con la chiesa cattolica, sospendendolo dall’esercizio di ogni atto sia di potestà d’ordine che di governo. E di conseguenza, tenendo conto di quanto è stabilito nel can. 1364 §1 del CIC, è fatto divieto a sacerdoti e fedeli di partecipare ad eventuali sue celebrazioni o ad altre pratiche di culto.
Chiedo a tutta la comunità diocesana di perseverare nell’unità e nella fraterna comunione, senza giudizi o condanne, ma con quella carità che copre una moltitudine di peccati (cf. 1Pt 4,8). Allo stesso tempo, siamo chiamati a ribadire con rinnovata convinzione la nostra fedeltà a Cristo Signore, al Vangelo e alla Chiesa, Madre che ci genera alla fede e ci accompagna nel cammino della vita.
Questo evento ci ricorda che la fede è un dono prezioso e fragile, che va custodito ogni giorno nell’ascolto della Parola, nella preghiera e nella vita sacramentale. Vi invito a non lasciarvi turbare o scandalizzare, ma a trasformare questa prova in occasione di rinnovata testimonianza, perché “quando sono debole, è allora che sono forte” (2Cor 12,10).
Preghiamo per questo fratello, perché il Signore illumini il suo cuore e lo accompagni nel cammino che ha scelto. Chiedo anche una preghiera per me e per i sacerdoti della diocesi, affinché siamo sempre segni credibili della fedeltà a Dio. Siamo tutti mendicanti di speranza, in cammino, nella ricerca del vero bene e della salvezza che solo Lui può darci.
Sono particolarmente vicino alla Comunità di Africo: condivido il suo dolore e sconcerto, assicurando la mia vicinanza e preghiera. Il bene compiuto, i Sacramenti celebrati e ricevuti rimangono sempre come gesti della fedeltà di Dio alle sue promesse. Ed ognuno può ringraziare il Signore per quanto ricevuto, sapendo che Egli è la sorgente vera della Grazia, sa scrivere diritto anche sulle righe storte della nostra vita, non ci lascia soli e sa indicarci il cammino da seguire. È Lui che serviamo come ministri della grazia ed è Lui che opera attraverso il sacro ministero.
Nonostante l’indegnità del ministro. La parrocchia SS. Salvatore di Africo potrà fare riferimento a don Ulrich Angogna, che ho da poco designato quale Amministratore parrocchiale.
Affidiamo la nostra Chiesa diocesana all’intercessione della B.V. Maria Immacolata, nostra Patrona, perché possa indicarci il cammino da seguire e condurci a Cristo ed intercedere per noi.
Con affetto e benedizione.

✠ Francesco Oliva