GRAECA A GERACE – Un evento per riscoprire le radici culturali e spirituali della Calabria greca

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La Diocesi di Locri-Gerace annuncia l’inaugurazione della mostra Graeca a GeraceFrammenti inediti di manoscritti greci medievali (secc. X-XII), che si terrà mercoledì 11 giugno 2025 alle ore 16:30, nella Cappella della Cittadella Vescovile di Gerace. L’iniziativa nasce dalla volontà di riportare alla luce una parte importante del nostro patrimonio storico e spirituale: frammenti manoscritti in lingua greca, risalenti all’epoca medievale, custoditi per secoli nel territorio della Diocesi e oggi restituiti allo sguardo e allo studio delle comunità locali e del mondo accademico. Si tratta di testimonianze straordinarie della presenza viva e operosa della tradizione monastica greca, che ha caratterizzato la Calabria bizantina tra il X e il XII secolo. L’apertura della mostra sarà preceduta da un momento inaugurale che vedrà la partecipazione di S.E.R. Mons. Francesco Oliva, Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, affiancato dalle autorità civili, ecclesiastiche e culturali del territorio. Seguiranno gli interventi della Prof.ssa Donatella Bucca, docente di Paleografia all’Università di Messina, che approfondirà il tema della produzione e circolazione libraria nella Calabria greca, e del Prof. Marco Scarpa, docente di Filologia slava presso lo stesso ateneo, che guiderà i presenti nella comprensione dei contenuti dei frammenti esposti. A moderare l’incontro sarà la Prof.ssa Mariolina Spataro. Questa mostra rappresenta non solo un’opportunità di studio e approfondimento, ma anche un gesto concreto di valorizzazione dell’identità culturale del territorio. Attraverso la collaborazione tra la Diocesi, il Museo Archivio Biblioteca e numerose realtà accademiche e associative, Graeca a Gerace si propone come un momento di condivisione aperto a tutti, in cui la memoria del passato si fa stimolo per il presente e visione per il futuro. L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza, agli studiosi, ai giovani e a quanti desiderano riscoprire le radici profonde della nostra storia e del nostro cammino di fede.